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Trieste Campo Marzio, pregiata architettura mitteleuropea di primo Novecento, sede di una collezione di cimeli e rotabili ferroviari unica nel suo genere, diventerà la prima stazione-museo italiana sotto la direzione della Fondazione FS. Questo il progetto condiviso, a settembre 2017, tra il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il Presidente e il Direttore della Fondazione FS, Mauro Moretti e Luigi Cantamessa, il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. Con l’avvio della prima fase degli interventi, stimato nel corso del 2018 sarà completamente restaurata l’ala della stazione su via Giulio Cesare, i cui ambienti attualmente ospitano la collezione di oggetti ferroviari. I lavori sono finanziati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Fondazione FS e Ferrovie dello Stato SpA, proprietario dell’immobile, Regione e Comune.
Dopo il completo restauro del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, unicum in Italia e tra i più importanti in Europa, ora anche prestigioso polo congressuale, la Fondazione FS intende replicare il modello di valorizzazione a Trieste Campo Marzio, trasformando il sito in un polo della cultura e del turismo ferroviario. Seguiranno tutti gli altri interventi previsti grazie alla Regione nel più ampio progetto di valorizzazione del turismo ferroviario. Tra questi:
• il ripristino del collegamento tra Trieste Campo Marzio e Villa Opicina via Rozzol, con proseguimento su linea in esercizio fino a Trieste Centrale. Sarà valorizzata e restaurata la antica fermata di Miramare, strategica per la possibilità di accesso diretto al celebre Castello;
• il ripristino dell’antico valico di Monrupino con la Slovenia, attraverso il quale potranno viaggiare i treni storici, anche di amministrazioni ferroviarie estere, con destinazione la nuova stazione-museo di Trieste Campo Marzio;
• il ritorno all’esercizio della linea Gemona-Sacile, che rappresenterà un inedito modello di esercizio tra le linee riaperte per la Fondazione FS. Sarà la prima su cui viaggeranno sia i treni viaggiatori del trasporto pubblico locale, fino a Maniago e durante la settimana, sia i treni storici il sabato e la domenica fino a Gemona. La cosiddetta “Pedemontana” sarà l’ottava linea di “Binari senza tempo”, il progetto della Fondazione FS che ha dato una seconda giovinezza ai cosiddetti “rami secchi”, con quasi 500 km di linee riaperte per scopi turistici da Nord a Sud del Paese.
Proprio per supportare le future attività turistiche su questa ferrovia, la Fondazione FS prevede la realizzazione di un nuovo “hub” per il ricovero di rotabili storici a Casarsa della Delizia (Pordenone) che ospiterà anche attività museali di modellismo "a vapore vivo". Saranno restaurati il vecchio Deposito Locomotive e la piattaforma girevole. L’Associazione di volontari che gestisce la collezione museale di Trieste Campo Marzio entrerà a far parte delle realtà convenzionate e direttamente coinvolte con le attività della Fondazione FS.