Nel dicembre 1925 il Ministero delle Comunicazioni approva il progetto definitivo per la costruzione di un nuovo fabbricato viaggiatori per la stazione di Taormina, in sostituzione del preesistente. Il vecchio edificio, inaugurato nel 1866, era una struttura rettangolare estremamente semplice, certamente non all’altezza delle aspettative dei numerosi turisti mitteleuropei che giungevano in Sicilia dopo aver ammirato i mandorli in fiore e l’Etna fumante nei disegni di Eugène Viollet le Duc o di Gustav Klimt.
La nuova stazione richiama la poetica dell’architettura arabo-normanna e riprende anche alcuni particolari, sia medievali che neogotici, dei più importanti edifici cittadini, alternando le grandi vetrate e gli sfarzosi lampadari al ferro battuto in stile Liberty dei finimenti.
Uno stile che trova la sua massima espressione della sala d’attesa di prima classe, con le decorazioni che richiamano i palazzi Corvaja e Duchi di Santo Stefano di Taormina e con gli arredi originali dell’epoca in legno scuro ottocentesco.
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