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30 dicembre 2021 | NEWS

Recuperate tre vetture tipo 1931

Si sono concluse nei giorni scorsi a cura della Fondazione FS le complesse attività relative al trasferimento via ferrovia di tre vetture del tipo “1931” da Luino verso i siti di manutenzione di Arquata Scrivia (AL) e Porrena (AR).

Queste carrozze, accantonate dalle FS a partire dai primi anni 80, e successivamente acquistate da un privato, sono state recentemente riacquisite dalla Fondazione FS per la costituzione di un convoglio “tutto a compartimenti” nello stile dei treni Direttissimi degli anni ’30.

Vediamo un po’ di storia.

Le tre carrozze appartengono rispettivamente alle serie Cz 31.000 di 3^ classe, Az 21.000 di 1^ classeABz 50.500 , mista di 1^ e 2^ classe, e appartengono a un gruppo di circa 3.000 unità, meglio note come “tipo 1931” dall’anno della progettazione, che le Ferrovie dello Stato ordinarono e misero in servizio tra il 1922 e il 1933, nell’ambito di un vasto piano di potenziamento e ammodernamento del parco veicoli. 

Destinate principalmente ai servizi rapidi internazionali rappresentano una importante fase dello sviluppo tecnologico del materiale rotabile; esse adottarono per la prima volta la cassa interamente in acciaio, che garantiva maggiore robustezza e affidabilità rispetto alle precedenti vetture con cassa in legno e una nuova sagoma a cassa continua con due sole porte per fiancata, una per ogni estremità.

Il nuovo carrello tipo AB che le equipaggiava, garantiva un comfort di marcia decisamente superiore ai tipi precedenti. 

Una ulteriore innovazione fu l’applicazione del REC – Riscaldamento Elettrico Carrozze.

Particolarmente raffinato e curato l’arredo interno, realizzato con materiali robusti , di design e di pregio. Il viaggiatore trovava a sua disposizione in prima classe un compartimento di generose dimensioni, dotato di un ampio finestrino doppio, un divano a 6 posti in morbido velluto, bagagliere in bronzo con reticella annodata con motivo a losanga, plafoniere in bronzo e cristallo satinato, tendine in tessuto damascato e finiture in legno lucido. Non mancava lo specchio, il tavolino ribaltabile e il posacenere, anch’esso in bronzo. 

Ogni ambiente della carrozza era caratterizzato da una particolare cura nei dettagli. Le ritirate infatti avevano le pareti rivestite con tessere di ceramica bianche e blu stile “secessione viennese” e il finestrino era realizzato con sei elementi fusi in bronzo e assemblati in un elegante motivo a losanga, tipico delle FS, con cristallo satinato bianco e blu.

I corridoi erano impreziositi da copriscaldiglie in bronzo e tendine scorrevoli a rulli e gli ampi vestiboli da una elegante soglia in bronzo con impressa la scritta “Ferrovie dello Stato”.

La  lunga carriera di queste carrozze è terminata definitivamente nella prima metà degli anni 90’, demolite in grandi numeri complice la presenza di amianto applicato nel dopoguerra. 

Da oggi, con investimento a cura della Fondazione FS, incomincia la nuova vita per treni turistici delle carrozze a Compartimenti Tipo 1931.