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I nostri treni

Treno Natura in Toscana

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Viaggiare in Val d’Orcia a bordo del Treno Natura

IL TERRITORIO

La Val d’Orcia è uno dei territori più affascinanti e suggestivi di tutto il Paese. Dal 2014 è tutelata dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità in quanto considerata «eccezionale esempio di come il paesaggio naturale sia stato ridisegnato nel periodo rinascimentale con il fine di riflettere gli ideali del buon governo e al tempo stesso realizzare una apprezzata immagine estetica» e perché «il suo paesaggio è stato celebrato dai pittori della Scuola Senese che fiorì nel periodo rinascimentale. Le immagini della Val d’Orcia e, in particolare, le rappresentazioni dei paesaggi in cui le persone sono raffigurate mentre vivono in armonia con la natura, sono diventate un’icona del Rinascimento che ha influenzato profondamente il pensiero sul paesaggio». Dolci colline ricoperte di vigneti e oliveti, tratteggiate dai cipressi, con boschi di faggio e castagno, puntinate da antichi borghi e solitari casolari rurali: è questo lo scenario suggestivo ritratto dai maestri Senesi ed ancora oggi osservabile da chi si addentra nel suo territorio percorso dal treno natura in Toscana. La storia della Val d’Orcia è legata all’antica via romana Cassia, che collegava Roma col nord Italia, e che, per gran parte del suo percorso, ricalca la storica Via Francigena, la via che da Canterbury collegava la Francia a Roma, meta di pellegrinaggio per visitare la tomba dell’apostolo Pietro, per spingersi poi fino al porto di Brindisi in Puglia, punto d’imbarco per la Terra Santa. Alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, i comuni di Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia hanno dato vita al Parco Artistico, Naturale e Culturale della Val d’Orcia (riconosciuto dalla Regione Toscana come Area Naturale Protetta di Interesse Locale), al fine di tutelare il paesaggio e promuovere uno sviluppo armonico del territorio.

LA FERROVIA TURISTICA DELLA VAL D’ORCIA

Il territorio è attraversato da una suggestiva linea ferroviaria, chiusa all’esercizio ordinario nel 1996 e mantenuta in vita come linea ad esclusivo uso turistico fino ai nostri giorni dalla Fondazione FS Italiane. Oggi, la Ferrovia della Val d’Orcia, con i suoi 51,2 km che collegano le province di Siena (Asciano) e Grosseto (Monte Antico), rappresenta il miglior modo per trascorrere una giornata nel cuore più autentico della Toscana, per una esperienza di viaggio realmente slow sia nel weekend che durante la settimana. A bordo di un treno d’epoca sarà possibile partire alla volta di alcuni dei borghi più belli della Toscana e partecipare a eventi speciali, quali sagre e feste di paese, ed escursioni nell’intorno geografico.
Salire a bordo del Treno Natura significa viaggiare all’insegna della storia e delle tradizioni gastronomiche, da Siena attraversando il cuore di questo spettacolare territorio che offre infinite attrattività turistiche tra incantevoli borghi medievali da scoprire, luoghi da visitare e percorsi di turismo esperienziale. 

L'ESPERIENZA DI VIAGGIO

Tante proposte turistiche racchiuse in poco più di 50 km: non sarà sufficiente un solo viaggio in treno storico per scoprire tutte le peculiarità del territorio.
Il percorso a bordo del treno d’epoca ha origine da Siena (“Città del Palio”): a bordo delle antiche carrozze “Centoporte”, trainate da locomotiva a vapore finemente restaurate dalla Fondazione FS. La prima stazione che si incrocia è Buonconvento, da cui è facilmente raggiungibile San Quirico d’Orcia, punto di partenza di una delle tappe più belle e suggestive della Via Francigena, la famosa via di pellegrinaggio che parte a Canterbury e arriva a Roma. Siamo immersi tra distese di grano, vigneti e campi di girasoli, in uno scenario di impareggiabile bellezza che si apre a borghi antichi abbarbicati sulle colline e distese pianeggianti dai colori uniformi.
Il tragitto continua piegando verso sud ovest, dove da Monte Antico si inizia il viaggio lungo la ferrovia storica e costeggiando la linea del fiume Ombrone si giunge a Monte Amiata. A pochi chilometri dalla stazione, si trova la splendida Abbazia di Sant’Antimo, complesso monastico il cui primo nucleo risale all’VIII secolo, uno degli esempi più importanti del romanico toscano. E proseguendo per alcuni chilometri attraversando i vigneti del rinomato Brunello è possibile raggiungere in bus Montalcino, piccolo gioiello medievale che si affaccia sul panorama spettacolare delle crete senesi e delle colline maremmane.
Risalendo verso Siena, incrociamo la stazione di Torrenieri, anch’essa collegata da bus di linea a San Quirico d’Orcia, ma dalla quale sono anche facilmente raggiungibili altre meraviglie toscane come il complesso termale della frazione Bagno Vignoni, con la sua vasca rettangolare di origine cinquecentesca, e Castiglione d’Orcia, il cui centro abitato sorge ai piedi della suggestiva Rocca degli Aldobrandeschi.
Da Torrenieri a Trequanda si risale la valle del torrente Asso, per rimmergersi in un panorama che tra gallerie e viadotti attraversa calanchi e paesaggi collinari aspri e vegetati e arriva ad Asciano, l’antico borgo di origini etrusche, dove termina il tratto lungo la ferrovia storica.

FESTE E SAGRE

Ottobre - Castiglione d'Orcia - Sagra Del Fungo Porcino
Ottobre - Trequanda - Festa Dell'olio Novo
Ottobre - Montalcino - Sagra Del Tordo
Novembre - San Giovanni D'asso - Montalcino - Mostra Mercato Del Tartufo Bianco

TOSCANA - LE PISTE CICLABILI IN VAL D'ORCIA

Quattro percorsi ciclabili, tra i borghi di Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia, per gli amanti della bicicletta che vogliono immergersi e integrarsi appieno tra i paesaggi spettacolari dei vigneti del Brunello, suggestive rocche medievali, sentieri costeggiati da Cipressi e campi caratterizzati da perfette forme geometriche. (fonte caratteristiche tecniche dei sentieri www.visittuscany.com)

1. Sentiero del Nobile di Montepulciano - da Pienza a Montepulciano

Punto di partenza e arrivo: Pienza

Lunghezza: 30 km

Dislivello: 500 m

Tipo di strada: asfalto

Tipo di bicicletta: strada, ibrido

Difficoltà: facile

2. La pace di Sant'Antimo - Il Brunello e la sua campagna

Punto di partenza e arrivo: Castelnuovo dell’Abate

Lunghezza: 27 km

Dislivello: 500 m

Tipo di strada: asfalto e sterrato

Tipo di bicicletta: MTB, ibrido

Difficoltà: medio

3. Il fascino di Bagno Vignoni e Pienza

Punto di partenza e arrivo: San Quirico d’Orcia

Lunghezza: 29 km

Dislivello: 360 m

Tipo di strada: asfalto e sterrato

Tipo di bicicletta: ibrido, MTB

Difficoltà: medio-facile

4. Traversata della Val d'Orcia - Bici a Radicofani

Punto di partenza e arrivo: Castiglione d’Orcia

Lunghezza: 80 km

Dislivello: 1.400

Tipo di strada: asfalto

Tipo di bicicletta: strada, ibrido

Difficoltà: impegnativo

IL PERCORSO PERMANENTE DELL'EROICA IN TOSCANA

Una tappa immancabile per gli appassionati del cicloturismo. Il percorso permanente dell’Eroica attraversa il magnifico paesaggio delle terre del Chianti, delle Crete Senesi e della Val d’Orcia. 209 chilometri che si sviluppano tra strade asfaltate e non, con un dislivello totale di circa 3.800 metri, percorribile tutto l’anno e con qualsiasi tipologia di bicicletta. Dal percorso dell’Eroica prende nome anche la manifestazione ideata da Giancarlo Brocci in cui il percorso cicloturistico accoglie ogni prima domenica di ottobre moto d’epoca che sfilano su un circuito ad anello che parte e giunge da Gaiole in Chianti passando per Siena, la Val d’Arabia, Val d’Orcia, Crete Senesi e Montalcino. Il percorso dell’Eroica, diventato percorso permanete, è un esempio di valorizzazione del patrimonio ambientale, di incentivazione del turismo lento e di eco sostenibilità.


LA VALD'ORCIA E LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA

Sono ben 15 gli itinerari della Via Francigena che attraversano la Toscana. Di questi la Tappa 36 da San Quirico a Radicofani, si incrocia ed è facilmente raggiungibile anche dai passeggeri del treno storico che percorre la Ferrovia della Val d’Orcia (collegamenti in autobus di linea dalle stazioni di Buonconvento e Torrenieri). Paesaggi suggestivi, unici, tra viottoli e sentieri non asfaltati, per immergersi totalmente nella storia e nella natura della Toscana più autentica. La tappa 36: una delle tappe più impegnative di tutto il percorso. 32, 5 chilometri che partono dalla Collegiata di San Quirico d’Orcia e arrivano alla chiesa di San Pietro a Radicofani, caratterizzati da diversi tratti in salita, molti tratti sferrati e meno tratti asfaltati. L’itinerario incrocia il magnifico borgo fortificato di Vignoni Alto, la frazione di Bagno Vignoni con la caratteristica piscina termale in piazza. Una piccola deviazione è d’obbligo per visitare il centro storico di Castiglione per poi riprendere il cammino discendendo verso valle fino a Le Briccole, dove troviamo un antico ospitale abbandonato. In questo punto del percorso si attraversano tre guadi consecutivi, e successivamente, al bivio per Radicofani, troviamo il guado del torrente Formone, che può essere aggirato percorrendo un piccolo tratto sulla strada provinciale fino a dopo il ponte. Siamo alle pendici del Monte Amiata e di qui inizia il tratto sicuramente più faticoso della Via di Sigerico, con la salita impegnativa fino alla Rocca di Radicofani, da cui si può godere di un’impareggiabile vista sulla vallata. 

CENTRI DI INTERESSE

Montalcino: percorrendo circa 18 km immersi tra i vigneti che producono il Sangiovese, uva da cui nasce il rinomato vino Brunello. Il borgo è rimasto pressoché intatto dal XVI secolo. Una volta raggiunta la cima su cui si erge Montalcino, è un continuo susseguirsi di colline punteggiate qua e là da fiori gialli e rossi, antiche querce, pittoreschi alberi d'olivo e panoramiche strade di campagna che attraversano i vigneti. Il borgo è diventato famoso grazie al Brunello, uno dei migliori vini italiani e tra i più apprezzati al mondo. Anche se la città era già rinomata per i suoi vini rossi nel XV secolo, la preziosa formula del Brunello fu inventata solo nel 1888 da Ferruccio Biondi Santi, che per primo ebbe l'idea di eliminare i vitigni della tradizionale ricetta del Chianti usando solo la varietà Sangiovese. Ma Montalcino non è solo vino, è anche arte e cultura. Il centro storico è dominato dalla possente Rocca, fortezza costruita nel 1361 per segnare il passaggio della città sotto il dominio di Siena. Il panorama che si gode dai bastioni della rocca è davvero spettacolare: dal Monte Amiata attraversa le Crete fino a Siena, passando per la Val d'Orcia fino alle colline della Maremma.

Asciano: è un antico borgo di origini etrusche e romane da cui è possibile gustare il susseguirsi di biancane e calanchi delle “lunari” crete senesi (fin dal Medioevo note come deserto di Accona). L’attuale centro storico, di origini medievali, è di grande pregio e conserva diverse chiese e musei di interesse. A pochi chilometri dal centro, si trova la splendida Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, uno dei più importanti monumenti della Toscana.

PRODOTTI TIPICI

I vigneti della zona producono diversi buoni vini doc (il Nobile di Montepulciano, il Vino d’Orcia, il Rosso di Montalcino, per citarne alcuni) ma il più noto a livello mondiale è il Brunello di Montalcino. Il vino Brunello è prodotto solo nel territorio di Montalcino, da uve Sangiovese in purezza, e prevede un affinamento minimo di 2 anni in legno di rovere e di 4 mesi in bottiglia; può essere immesso al consumo solo dopo un minimo di 5 anni dall’anno della vendemmia. Oltre al vino, un altro prodotto noto a livello internazionale è il Tartufo bianco delle Crete Senesi, protagonista dell’annuale Mostra Mercato che si tiene ad Asciano. Troviamo poi i salumi toscani di cinta senese (razza suina locale), il pecorino di Pienza (stagionato in barrique di rovere per almeno 90 giorni), il miele della Val d’Orcia e la castagna del Monte Amiata (IGP).